novembre 22, 2012 - 17:00 MALI
“Come mai i potenti del mondo che si preoccupano così tanto della sorte delle donne maliane e africane non ci dicono la verità sulla posta in gioco – risorse minerarie, petrolio e strategie geopolitiche – nella guerra che si sta profilando all’orizzonte?”. A interrogarsi sulle vere motivazioni di un intervento militare per risolvere la crisi settentrionale sono proprio loro, le donne del Mali – attiviste, scrittrici, artiste, esponenti della società civile – in un ‘j’accuse’ con il quale dicono con convinzione “no a una guerra per procura”.